LA VALIGIA DELLA NENA

120038930_3562919977085317_4489026953836876764_n

Spettacolo di narrazione e oggetti

di e con Sara Draghi
Una produzione di Officina Teatrale A_ctuar (2020)

“La valigia della Nena” è uno spettacolo, intimo e sussurrato, che ricostruisce la vicenda umana della storica traghettatrice del Po Nazarena Casini, detta “Nena”, scomparsa nel 1986 e vissuta a cavallo delle due guerre nella bassa provincia ferrarese. La figura della Nena è da sempre circondata da un velo di leggenda e magia: coloro che la conobbero, che la videro pescare o traghettare le genti da un argine all’altro, ci restituiscono l’immagine di una donna forte, inafferrabile e legata con un vincolo sacro al suo fiume. Per tutti la Nena era “La sposa del Po”. Nazarena Casini fu una delle ultime traghettatrici del Po, depositaria di un mestiere, quello del passatore, da sempre esercitato dagli uomini e scomparso dopo la Seconda Guerra Mondiale. La Nena era un essere notturno: la notte pescava, traghettava gli amanti da una sponda all’altra, raccoglieva i morti annegati dalle acque. Di notte conobbe il suo sposo Po, secondo quanto racconta una storia ormai divenuta popolare. Di notte si risvegliano le creature fantastiche acquatiche, nate dall’immaginario popolare emiliano con le quali la Nena imparò a convivere fino a diventare, idealmente, una di loro. La sua storia s’intreccia ai grandi avvenimenti storici del secolo scorso, come la Seconda Guerra Mondiale, che la vide scontrarsi a viso aperto con i tedeschi, o la tragica alluvione del Polesine del 1951, quando “c’era solo la Nena a tirar su la gente dall’acqua”. La storia di Nazarena Casini viene raccontata attraverso gli “am ricord”, piccole scatole al cui interno sono racchiusi dei particolari oggetti: ogni scatola che si apre è un ricordo che si dischiude ed un tassello che si aggiunge alla sua storia, dall’infanzia, all’incontro con il fiume, fino all’età adulta, passando attraverso vicende pubbliche e private.

Sembrano lontani i tempi in cui le genti vivevano in stretta connessione col Grande fiume, con i suoi umori e le sue ricchezze. Sembrano lontani i tempi dei mulini, dei biroccianti, dei passatori. Sembra lontana nel tempo la Nena e tutte le sue leggende. Eppure non sono trascorsi che pochi anni.

Lo spettacolo viene presentato in contesti all’aperto e al chiuso, in forma fissa o itinerante, a piedi, in bicicletta o su imbarcazioni.
Info: baronerampanteactuar@gmail.com

20200929_004104

I commenti sono chiusi