GENERAZIONE Z

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Ritratto della generazione degli Anni Zero

Progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali volto a contrastare la marginalità.

di e con i ragazzi della Generazione Z
Ideazione e regia: Officina Teatrale A_ctuar
Musiche originali: Sergio Calzoni
Disegno luci: Franco Campioni
Tecnico audio e video: Arturo Pesaro

Supporto didattico al progetto
Danza e improvvisazione di movimento: Alessandra Fabbri
Musica elettronica e composizione: Sergio Calzoni
Aiuto regia e didattica: Marina Sgariboldi
Crediti foto e video: Alessandra Fabbri

 (Progetto 2018 – 2021)

Lo spettacolo:

Siamo stanchi di diventare giovani seri, o contenti per forza, o criminali, o nevrotici.
Vogliamo ridere, essere innocenti, aspettare qualcosa dalla vita, chiedere, ignorare.
Non vogliamo essere subito già così sicuri. Non vogliamo essere subito già così senza sogni. (PPP)

Al centro c’è una piazza. In mezzo coloro che l’attraversano quasi per caso.
Generazione Z non è esattamente uno spettacolo, ma un racconto disordinato dei giovanissimi di oggi, etichettati emblematicamente con l’ultima lettera dell’alfabeto, nati negli anni della grande crisi e costantemente in bilico tra vita digitale e reale.  Generazione Z parla una lingua fluida che mescola performance, danza contemporanea e musica elettronica e gioca con metafore, stereotipi e citazioni, nascondendo tra le righe i propri messaggi più profondi.

Generazione Z è un’indagine sullo sguardo e sul giudizio ad esso collegato, è una messa alla prova, è un’esposizione cruda e risonante del corpo e dell’identità. Generazione Z è un progetto work in progress destinato alle generazioni precedenti la lettera Z.

Il progetto:

Generazione Z nasce nel 2018 da un laboratorio teatrale condotto da Officina Teatrale A_ctuar insieme a docenti di altre discipline artistiche, ed ha aconivolto un gruppo di adolescenti tra gli 11 e i 18 anni, che hanno costruito parola su parola, movimento su movimento, questo spettacolo atipico.

Durante gli incontri ci siamo chiesti come raccontare la generazione dei ragazzi nati negli Anni Zero e da che punto di vista affrontare la questione. Abbiamo chiesto loro cosa volessero dire alle generazioni che li hanno preceduti, quali fossero le loro urgenze, i temi fondamentali, quali fossero le loro aspettative sul futuro, cosa odiassero e cosa amassero della società in cui si erano ritrovati a vivere. Il nostro viaggio è partito dai Ragazzi di vita di Pasolini, cresciuti allo sbando durante la Seconda Guerra Mondiale, ha attraversato il presente ed è sbarcato in un futuro distopico, non troppo lontano da oggi.

I ragazzi hanno cercato strade alternative per raccontare sé stessi e la loro generazione, usando parole e soprattutto il corpo, inteso come contenitore emozionale carico di messaggi sociali, etici e politici.
In una società individualista dove il dialogo tra le generazioni è sempre più complicato e occasionale, dove non esistono più luoghi di scambio e confronto, il teatro può offrire ancora questa possibilità.

Lo spettacolo rientra in un percorso di ricerca e di scambio intergenerazionale work in progress “ideato da Officina Teatrale A_ctuar, che dal 2017 coinvolge attori e non attori dai 6 ai 99 anni.

Per le scuole: consigliata per la secondaria di primo e secondo grado

GENERAZIONE Z” è stato presentato come progetto speciale extra-scolastico al “36 Festival Nazionale ed Europeo del Teatro dei Ragazzi” di Marano sul Panaro (MO) 2021.

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